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Porno, prima si comincia a guardarlo e più è alto il rischio misoginia
L'età in cui i ragazzi iniziano a vedere film per adulti può influenzare il loro atteggiamento verso le donne e la sessualità. Lo sostiene uno studio della University of Nebraska-Lincoln
Occorre prestare attenzione a cosa i ragazzi giovani guardano in tv o sul computer. A sottolinearlo è il risultato di una ricerca della University of Nebraska-Lincoln che ha scoperto un'interessante correlazione tra pornografia e misoginia. Secondo lo studio, a seconda dell'età in cui i ragazzi iniziano a guardarlo, il porno può infatti contribuire a far sorgere un atteggiamento negativo nei confronti delle donne. L'obiettivo principale di questo lavoro accademico era esaminare il momento della vita in cui ci si può sviluppare un comportamento che mira a imporre un “potere di genere” sulle donne stesse.
Dallo studio, basato sull'analisi delle risposte a un questionario di 330 soggetti non laureati e d'età compresa tra i 17 e i 54 anni, è emerso che il primo contatto con il porno avviene in media all'età di circa 13 anni. Questa esperienza iniziale è stata per lo più non intenzionale (43%, contro il 33% di scelte volontarie), ma anche in caso di dinamiche diverse il risultato tendenziale finale è stato lo stesso: chi si è avvicinato a questa espressione del sesso da piccolo ha intrapreso più facilmente la strada verso lo sviluppo di un atteggiamento misogino.
A margine dell'obiettivo principale dello studio, gli stessi ricercatori hanno esaminato anche un altro aspetto della sessualità maschile che si sviluppa in relazione all'interazione col porno. È stato infatti rilevata, negli uomini che si sono invece approcciati alla pornografia da adulti, la tendenza a sviluppare una vita più promiscua.