Cucciola di delfino muore per i selfie e l'incuria dei bagnanti

Una cucciola di delfino, allontanatasi dalla madre e finita nei pressi della riva di Mojácar, in Spagna, è morta tra gli smartphone e gli sguardi incuriositi dei bagnanti che, invece di chiamare i soccorsi, erano tutti intenti ad accarezzarla e scattarsi dei selfie con il piccolo cetaceo.

Quando sul luogo sono arrivati gli attivisti di Equinac, un'organizzazione no profit che si occupa della tutela della fauna marina, era già troppo tardi per la giovane femmina di delfino, resa esausta dalla paura e dalle condizioni di stress a cui è stata sottoposta. 

"Gli umani sono gli animali più irrazionali che ci siano. Molte persone non riescono a provare empatia nemmeno per un essere vivente spaesato, affamato e terrorizzato per l'assenza della madre". Queste le parole degli animalisti, che si sono ritrovati di fronte una scena degradante e, purtroppo, già vista.

"Il delfino era letteralmente circondato da centinaia di persone che volevano solamente toccarlo e fotografarlo" ha detto un bagnino presente, confermando dunque che potrebbe essere stato lo stress o il forte spavento causato dai bagnanti a porre fine alle sofferenze del piccolo cetaceo.

Forse la sua morte era inevitabile, ma se i presenti avessero mostrato una maggiore sensibilità e avessero allertato immediatamente le autorità competenti, avrebbero certo reso possibile almeno un disperato tentativo di salvarla.

Invece, come già successo lo scorso aprile lungo la costa argentina, il narcisismo e la mania degli autoscatti delle persone non ha fatto altro che peggiorare le condizioni di un animale in difficoltà.

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