Acufeni: scoperto il meccanismo che causa il continuo ronzio nelle orecchie

Vivere percependo un fischio continuo: un disturbo che influisce notevolmente sulla qualità della vita. Colpa degli acufeni. Oggi, nel mondo, ne soffre una percentuale di persone non trascurabile: dal 10 al 30%. Ebbene, la ricerca è giunta ad un’importante conclusione. Gli studiosi dell'Università dell'Illinois hanno infatti individuato i meccanismi nel cervello che si verificano nei soggetti che ne soffrono.

Secondo lo studio pubblicato su ''NeuroImage: Clinical'', il disturbo dell’acufene cronico si manifesta a partire da una regione ben precisa del cervello, ossia il precuneo. Una scoperta questa, resa possibile attraverso il ricorso ad una risonanza magnetica che ha consentito di creare dei modelli relativi sia alla struttura che alla funzione del cervello. Ciò che è emerso è che, nei soggetti affetti da acufene cronico, tale area risulta modificata, tutta una questione di connessioni. In che senso? In tali pazienti, il precuneo è connesso in misura maggiore alla rete di attenzione e molto di meno, invece, alla rete che lo mette in pausa. In sostanza il cervello è sempre vigile, potremmo dire “in modalità attenzione” e concentrato a percepire i fischi, rumori e ronzii. Una condizione questa che può accompagnare il paziente per tutta la giornata e anche la notte ''e ciò – spiegano gli esperti-  potrebbe spiegare perché molti riferiscano di essere stanchi più spesso''.

Si capisce bene, infatti, che una persona con acufene cronico non può effettivamente mai sentirsi riposato e che pertanto la qualità della vita subisce un forte impatto negativo. Il lavoro svolto dagli studiosi ha permesso di dare a tale disturbo una valenza di tipo organica ed aprire così nuove strade per la ricerca dei trattamenti.