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L’estate non è ancora finita: a settembre 9 milioni di italiani in vacanza

Il 14,9% della popolazione andrà in vacanza nel mese di settembre, +7,2% rispetto al 2016.

Estate addio? Nemmeno per sogno! Sebbene agosto stia ormai lasciando il passo a settembre sono ancora tanti coloro che si concederanno una vacanza nell’ultimo mese di estate. Secondo una indagine di Federalberghi infatti saranno 9 milioni i nostri connazionali che trascorreranno almeno un giorno di vacanza a settembre, pari al 14,9% della popolazione. Un dato in crescita del 7,2% rispetto a quello dello scorso anno, quando furono di meno gli italiani che scelsero le vacanze dopo la fine di agosto.

Analizzando i dati di Federalberghi per 7,5 milioni di italiani, il 12,4% dell’intera popolazione, si tratterà della vacanza principale dell’estate, che significa quella più lunga o dall’impatto economico più importante, mentre per le restanti 1,5 milioni di persone sarà solo un altro momento di relax dopo le ferie di agosto. A settembre si calcola che nelle strutture alberghiere arriveranno più di 12 milioni di turisti, dei quali 5,1 milioni italiani e 7 milioni stranieri. Un trend in crescita visto che negli ultimi sei anni si è registrata una impennata del 21% (+30,5% per turisti stranieri, +10,6% per quelli italiani). “Le previsioni per il mese di settembre inducono a guardare con ottimismo alla chiusura della stagione estiva, che è stata sin qui contrassegnata da un andamento medio più che positivo” afferma Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. “La vacanza a settembre offre al turista grandi vantaggi: su tutti la possibilità di godere della bellezza dei posti senza affollamento e senza code e di usufruire di prezzi più competitivi. Il vantaggio è evidente anche per le destinazioni e le comunità locali, che sempre più spesso devono misurarsi con la ricerca di un giusto equilibrio tra tutela dell'ambiente e sviluppo economico, libertà di circolazione dei turisti e benessere dei residenti” ha proseguito. Poi Bocca ha aggiunto che si augura, in futuro, di poter proseguire la stagione addirittura fino a novembre, per poter così offrire più posti di lavoro: “Nel mese di settembre le imprese del turismo danno lavoro a circa un milione e centomila lavoratori, che scendono a 830mila a novembre. Se si riuscisse a prolungare la stagione di due mesi, si produrrebbe un aumento immediato dell’occupazione con effetti concreti per più di 300mila persone, in massima parte di giovane età: quasi il 70% ha meno di 40 anni e il 44% meno di 30. Ci auguriamo quindi che la prossima legge di bilancio tenga in adeguata considerazione il grande contributo che il settore turismo può dare al mercato del lavoro” ha concluso.

La maggior parte dei turisti stranieri viene dalla Germania, con 1,6 milioni di arrivi a settembre, al secondo posto gli Stati Uniti con 625mila presenze, segue la Francia con 460mila arrivi, la Gran Bretagna con 450mila e la Svizzera con 360mila.

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