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Il sushi è chimicamente (e scientificamente) irresistibile per questi motivi

La ragione è da ricercare nella combinazione chimica dei suoi ingredienti: riso, pesce e alghe.

Ecco perché è impossibile resistere al sushi!

26 Settembre 2017

Riso, pesce e alghe. Riconoscete queste ricetta, tanto semplice quanto gustosissima? Sono gli ingredienti del sushi, cibo tipico della cucina giapponese che ormai da tempo ha già conquistato anche l’Occidente. Il segreto del successo che ha riscosso in tutto il mondo è da ricercare nella composizione e combinazione chimica dei suoi tre ingredienti che, per forma, colore e sapore, sono irresistibili per molti palati.

Di questo ne ha parlato in un video la Società Americana di Chimica, che ha fatto chiarezza anche sulle origini di questo cibo, nato  fra il  300 e il 400 a.C. per conservare al meglio il pesce. Il riso all’esterno aveva infatti una funzione di involucro che consentiva al pesce di sopportare una fermentazione lunga anche un anno, poiché bloccava l'avanzata di batteri pericolosi. Se in un primo momento il riso veniva scartato poiché “deteriorato” dal tempo, con l'arrivo dei frigoriferi la fermentazione non è più stata necessaria e il pesce ora si può mangiare crudo insieme al riso.

Così come lo conosciamo oggi, il sushi ha stregato i palati orientali e occidentali ed è diventato un "must" sia dello street food sia della cucina gourmet. 

Photo credit: Pixabay

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