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James Van Der Beek di Dawson’s Creek racconta di quando fu molestato sul lavoro
L’attore racconta la sua drammatica esperienza su Twitter per sostenere tutte le vittime che hanno trovato il coraggio di parlare
Il vaso di Pandora sulle molestie sessuali sembra essersi scoperchiato definitivamente. Di recente anche l’attore James Van Der Beek, il Dawson Leery di Dawson’s Creek, racconta di quando da giovane fu molestato sul lavoro.
Anche lui, tra le celebrities che hanno commentato i recenti scandali legati al nome di Harvey Weinstein, ci sorprende affidando la sua confessione a Twitter:
I’ve had my ass grabbed by older, powerful men, I’ve had them corner me in inappropriate sexual conversations when I was much younger...
— James Van Der Beek (@vanderjames) 12 ottobre 2017
“Ciò per cui Weinstein è stato accusato è un crimine. Ciò che ha ammesso è inaccettabile, in qualsiasi ambito. Faccio un applauso a tutti coloro che ne stanno parlando. Il mio cu*lo è stato afferrato da uomini più vecchi e potenti, li ho visti mettermi in un angolo con conversazioni sessuali inappropriate quando ero molto più giovane…”.
L’attore non ha rivelato altri dettagli sulla vicenda, aggiungendo però un commento su quello che si prova nel subire questo tipo di violenza:
“Capisco la vergogna ingiustificata, la sensazione di impotenza e l’impossibilità di fischiare per chiedere aiuto. C’è una dinamica del potere che sembra impossibile da superare”.
Inevitabile chiedersi chi fossero questi uomini “più anziani e potenti” di cui parla, purtroppo però Van Der Beek ha fatto sapere con un cinguettio che sarebbe impossibile risalire alle identità dei suoi molestatori:
“Per la cronaca, le molestie di cui ho twittato sono ad opera di persone che il 99,9% di voi non conosce. Due sono state accusate (da altri) e punite. L’altra ormai è morta”.