Ladri rubano bambola alla sua bambina. La mamma fa un appello: "Aiutatemi"

Avete mai sentito parlare del ladro gentiluomo? Forse sì. Ma del ladro mammone di sicuro mai.

Proprio così, qualche giorno fa a Dolo in provincia di Venezia un ladro ha sfasciato un'auto portando via documenti, soldi e un bambolotto.

Avete capito bene: un bambolotto.

Passino i soldi, se sei un ladro è quello che cerchi, no?

Passino anche i documenti. Magari ti vuoi creare una nuova identità e non importa se il tizio nella foto del documento non ti assomiglia neppure per sbaglio. Insomma passi pure lo scassinare l'auto.

Ma il bambolotto...

La proprietaria dell'auto ha fatto un appello disperato su internet per ritrovarlo. Pare che senza il suo Beppe la figlioletta sia disperata.

Il punto non è tanto ritrovare il povero Beppe quanto capire cosa abbia spinto un ladro a portarlo via con sé. Non riusciamo proprio a immaginare la scena.

Il ladro esausto che dopo infiniti tentativi riesce a forzare la portiera (ce l'ha fatta, finalmente!), trova una borsa sul sedile (che faccio, lascio? Certo che no?). Si asciuga il sudore dalla fronte, soddisfatto e fiero della sua maestria quando all'improvviso si sente osservato. Eppure l'auto è deserta. Chi è che lo fissa? Il povero ladro si guarda intorno spaventato quando ecco che i suoi occhi incrociano quelli di plastica di un bambolotto. Beppe.

Cos'avrà letto in quegli occhi? Disapprovazione? Giudizio? O forse un po' di compassione?

Fatto sta che il ladro ha allungato la mano e ha afferrato Beppe per portarlo via.

La bambina riavrà mai il suo Beppe? Potrà tornare a fare sogni sereni senza il suo bambolotto?

Non ne abbiamo idea. Chissà però... Forse il ladro ne ha più bisogno di lei.