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27 Dicembre 2018
Vi ricordate Bridget Jones che canta "All by myself" nel suo pigiamone rosso con i pinguini? Ricordate la sua aria affranta e il desiderio di soffocare le feste sotto litri di alcol? Bene, scordatevelo.
Oppure, se siete anche voi del partito “meglio un pigiamone oggi che un uomo domani”, sappiate che state sbagliando tutto. Gettate i mutandoni della nonna e tirate fuori qualche abitino nero.
E non siamo noi a consigliarvelo, è la scienza.
Un nuovo studio dell’Università dell’Indiana (USA) ha evidenziato come a settembre si verifichi un picco di nascite. Cosa c’entra con il pigiamone di Bridget, dite voi? C’entra, c’entra. Il baby boom settembrino equivale a un aumento delle temperature sotto le lenzuola nei periodi concomitanti alle principali festività, Natale e Capodanno. È proprio il caso di dirlo quindi: Natale a luci rosse. E non solo quelle dell’albero.
Non dipende dai cambiamenti stagionali. Certo, il freddo aiuta. Stare stretti al calduccio male non fa, ma non è questo il punto.
Il nuovo studio afferma che la causa dell’aumento delle gravidanze è culturale e non biologica.
Ancora non capite? A Natale si sta tutti insieme, i piccoli della famiglia recitano le filastrocche in piedi sulla sedia, aspettano con occhi sognanti l’arrivo di Babbo Natale.
Insomma durante le festività aumenta l’interesse nei confronti dei bambini e soprattutto aumenta il desiderio di allargare la famiglia. Ed ecco fatto che 9 mesi dopo, a settembre per l’appunto, ci si ritrova con un pacchetto regalo che non va neanche scartato. E non dovete neppure pagare le spese di spedizione.
Quindi datevi da fare. I ricercatori dell’Indiana non amano essere smentiti. E per favore, buttate via quel pigiamone, che non si può proprio vedere.