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Starbucks apre a Milano: si candidano in 5 mila

La multinazionale americana del caffè, fondata 47 anni fa da Schultz, è presente in 76 Paesi e a settembre aprirà anche a Milano

A tutti gli amanti del frappuccino.

Ma anche del muffin al triplo cioccolato.

Rallegratevi perché il conto alla rovescia è partito.

Il prossimo settembre Starbucks arriverà finalmente in Italia.

La caffetteria aprirà a Milano, in piazza Cordusio, in una location d’eccezione: l’ex Palazzo delle Poste.

Sturbucks è stato fondato a Seattle 47 anni fa da Howard Schultz ed è presente in 76 Paesi per un totale di quasi 28 mila negozi e 300 mila dipendenti.

E tra poco, dopo anni di attesa, sbarca anche in Italia. 

Schultz venne a Milano per la prima volta nel 1983 ed è da allora che sogna di aprire una delle sue caffetterie nel nostro Paese.

Il presidente Emea di Starbucks, Martin Brok, ha dichiarato:

«Milano è la città giusta. Giovane, creativa, internazionale. È la città che ha dato forma al nostro stesso progetto e su cui stiamo facendo investimenti multimilionari».

La multinazionale americana del caffè cercava quindi personale.

E i cv sono fioccati da ogni parte. Sono pervenute 5 mila domande (5 mila!).

Martin Brok è venuto apposta a Milano per incontrare i 500 candidati che hanno superato la prima scrematura, insieme a Giampaolo Grossi, general manager della Roastery milanese.

Le selezioni dovranno scremare un bel po’ visto che alla fine i fortunati che lavoreranno nello Starbucks milanese saranno “solo” 150.

Se 150 vi sembrano tanti sappiate che Starbucks si situerà sui 2.400 metri quadrati dell’ex Palazzo delle Poste e ospiterà anche la panetteria Princi.

Brok ha dichiarato:

«Una location spettacolare di cui siamo molto orgogliosi».

I candidati sono quasi tutti giovanissimi tenendo presente che il 70% dei dipendenti di Starbucks ha meno di 30 anni.

Starbucks è un mito per i Millenials di tutto il mondo e non solo per loro. È un luogo dove si può bere una tazza di caffè ma anche chiacchierare con gli amici, studiare o leggere. A Londra la caffetteria è stata addirittura soprannominata “the third Place”, “il terzo luogo” dopo casa e ufficio.

Lo Starbucks milanese avrà il format «premium» del gruppo, la Roastery.

Per ora ne esistono solo altri due esempi, a Seattle e a Shanghai.

Il conto alla rovescia è partito.

Buon frappuccino a tutti!

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