tutto news
10 Gennaio 2018
Il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è?
Recitava così uno spot degli anni 80. Ma quanto siete disposti a spendere per un caffè “come si deve”?
Ve lo domandiamo perché quest’anno toccherà pagare di più per concedersi una gustosa tazzulella e cafè.
È Torino a detenere il primato: qui la tazzina al bar si paga 1 euro e 10 centesimi (+5,77%). Ma il rincaro si registra anche a Roma (+11,96%), dove il prezzo del caffè si attesta in media su 1,03 euro. Lo fa sapere la Federconsumatori attraverso i dati aggiornati all'8 gennaio e diffusi dall'Adnkronos.
Nel complesso in Italia faremo i conti con un caro tazzina del 5,95%.
Qualche altro esempio: se siete a Milano il barista vi chiederà 1,08 euro (+8%), a Napoli ve la caverete con 0,91 euro (+5,81%) mentre a Palermo pagherete 0,94 euro (+2,17%).
Emilio Diafora dell’associazione dei consumatori spiega:
“Non c’è nulla che giustifichi questi rincari, e non solo sul caffè ma su tutte le voci dei consumi più significativi e popolari. La tassazione aumenta su tutto e si riversa sui consumatori finali”.
Eh già, come se non bastasse l’aumento delle tariffe e delle bollette.
Di tutt’altro avviso è invece Luciano Sbraga, direttore del centro studi di Fipe - Confcommercio, che afferma: "Dal nostro osservatorio non abbiamo verificato particolari tensioni per il caffé al bar", anche se aggiunge che non è da escludere che nel 2018 "ci possano essere lievi ritocchi dovuti magari al costo della materia prima che viene acquistata in dollari e per un po' di ripresa dell'inflazione anche se di dimensione contenuta".
Ma facciamocene una ragione.
Del resto il caffè è un piacere, e ogni tanto bisogna concederselo (a qualunque costo).