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A Londra si pensa a come limitare l'uso dei social ai giovani

Matt Hancock, ministro per il Digitale, Cultura, Media e Sport, tenta di intervenire sull’impatto negativo di Internet sugli adolescenti

L’argomento è molto discusso e delicato: si tratta del rapporto tra giovani e social media.

Ecco che in Inghilterra si cerca di correre ai ripari, vista la quantità crescente di tempo che i ragazzi trascorrono incollati allo schermo di computer e smartphone.

Matt Hancock, ministro per il Digitale, Cultura, Media e Sport del governo britannico, ha dichiarato di voler intervenire per limitare le ore che gli adolescenti trascorrono sui social media, in un'intervista apparsa sul Times. Il ministro non è contrario al digitale ma vorrebbe solo gestire il clima di “anarchia” che regna in fatto di utilizzo di internet da parte dei più giovani. Anche i loro genitori sono di questo stesso avviso.

Hancock spiega le questione con queste parole:

"Siamo molto preoccupati per la quantità di tempo che i giovani passano davanti a uno schermo, soprattutto per l’impatto negativo che avrà sulle loro vite" spiega Hancock.

Recenti studi dicono che i giovani di età compresa tra i 10 e i 12 anni, sono molto attivi sui social.

Potrebbe entrare in gioco un ipotetico "timer", anche se la cosa è ancora tutta da discutere e si tratta solo di una prima fase di analisi.

"Bisogna che i siti social conoscano l’età degli utenti ed è necessario studiare il modo di imporre un limite di tempo" ha aggiunto Hancock. Molta responsabilità sarebbe dunque affidata a mamme e papà.

Lo stesso ministro, in veste di genitore, si trova ad affrontare queste problematiche coi suoi figli. Quando si dice “fare di necessità virtù”.

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