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27 Marzo 2018
Lo scorso giugno, a Modena, una donna di 50 anni ha evirato e poi ucciso il marito di 63 anni. Un delitto violento e insensato, che aveva subito trovato un colpevole. La donna era finita subito in tribunale, con l’accusa di omicidio: ora, dopo quasi un anno, è arrivata la decisione del tribunale: assoluzione per non imputabilità. Il motivo? La 50enne sarebbe incapace di intendere e di volere, per questo sarà affidata a una struttura riabilitativa per malati mentali.
Il movente dell’omicidio ha contribuito alla decisione del Giudice: la donna, subito dopo aver ucciso il marito, aveva affermato di averlo fatto perché lo riteneva “contaminato” e non voleva che anche aria, acqua e ambiente circostanti lo fossero. Un motivo che, secondo i periti, accerta l’incapacità di intendere e di volere della donna, che dovrà essere seguita e curata dalla struttura sanitaria.