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Ecco la verità sul mistero del volo Malaysia, scomparso nell’Oceano Indiano nel 2014
Dopo quattro anni si fa strada un’ipotesi sul caso dell’aereo sparito dai radar mentre viaggiava verso Pechino
Emergono nuovi sconcertanti particolari riguardo al mistero del volo Malaysia MH370, che aveva fatto perdere le tracce di sé nell’Oceano Indiano, l’8 marzo 2014 con 239 persone a bordo. Il volo era decollato dall’aeroporto di Kuala Lumpur con destinazione Pechino, ma era scomparso inspiegabilmente dopo circa 38 minuti dalla partenza.
Ora, dopo quattro anni dal tragico avvenimento, si fa strada l’ipotesi che si sia trattato di una decisione presa dal pilota stesso.
Come riportato daTgCom24, l’esperto canadese degli incidenti aerei Larry Vance si sarebbe espresso con queste parole:
“Voleva togliersi la vita e purtroppo ha deciso anche di uccidere tutti quelli che erano a bordo, facendolo deliberatamente”. Gli inquirenti sarebbero d’accordo con questa ipotesi ma il mistero si infittisce, visto che tuttora non sono stare recuperate tracce del velivolo.
L’ipotesi di una missione suicida ben precisa e premeditata da parte del pilota era già stata vagliata sin dal 2016: un documento, infatti, aveva rivelato che il capitano Ahmad Zaharie aveva effettuato diversi voli con un simulatore, percorrendo una rotta molto simile a quella del giorno della scomparsa.