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Nel 2045 il 22% della popolazione mondiale rischia di essere obesa

Ricercatori danesi e britannici hanno lanciato l’allarme al Congresso Europeo sull’obesità. Insieme al tasso di obesità aumenterà anche la percentuale di coloro che soffrono di diabete di tipo 2

Nel 2045 il 22% della popolazione mondiale rischia di essere obesa

23 Maggio 2018

Cresce il rischio obesità.
Secondo quanto riportato da una ricerca, il numero della popolazione che soffre di obesità non farà altro che aumentare con il passare degli anni.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) aveva stimato che nel 2016 il 13% degli adulti era obeso.
Questa stima andrà aumentando con il passare del tempo. Ricercatori danesi e britannici hanno presentato uno studio al Congresso europeo sull’obesità a Vienna in cui dichiarano che la percentuale di obesi rischia di salire al 22% nel 20145.
 
Secondo quanto riportato da tgcom24.mediaset.it, il dottor Alan Moses, uno degli autori dello studio, ha dichiarato:
«Il corso delle cose può essere invertito, ma richiede politiche deliberate e coordinate».
Moses lavora all’interno della Novo Nordisk, multinazionale danese che opera nel settore farmaceutico.
Se le cose non cambieranno, il 55% della popolazione statunitense sarà obesa nel 2045, il che significa più della metà. Nel 2017 la percentuale si attestava intorno al 39%.
E non è finita qui. L’aumento della percentuale della popolazione obesa avrà anche un riscontro di tipo economico. All’aumento dell’obesità si accompagna infatti anche un aumento dei casi di diabete di tipo 2. La percentuale di coloro che soffrono di diabete di tipo 2 potrebbe passare dal 9% della popolazione (nel 2017) al 12% (nel 20145). Moses ha quindi aggiunto:
«Il costo per i sistemi sanitari sarà enorme».
 
L’unico modo per evitare l’aumento dei casi di diabete è ridurre il tasso di obesità.
Saremo in grado? In effetti i dati sono parecchio allarmanti.

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