tutto news
Dopo 44 anni un italiano vince la medaglia Fields, il Nobel della matematica
Alessio Figalli, matematico romano di 34 anni, professore ordinario al Politecnico di Zurigo.
"La matematica? Il lavoro più bello del mondo". Queste le parole di Alessio Figalli, matematico romano di 34 anni e professore ordinario al Politecnico di Zurigo, che ha ottenuto un ambito riconoscimento: la medaglia Fields. Si tratta, infatti del più importante riconoscimento per i matematici. La medaglia, a differenza del Nobel, viene assegnato ogni quattro anni a quattro matematici che non superino i 40 anni di età.
L’annuncio è stato dato a Rio De Janeiro nel corso della cerimonia di apertura del ventottesimo International Congress of Mathematicians. Il premio era già stato ottenuto in Italia nel 1974 ed è un riconoscimento importante per la formazione e la ricerca.
"Questo premio mi dà tantissima gioia, è qualcosa di così grande che mi risulta difficile credere di averlo ricevuto è un grande stimolo per il futuro, che mi motiverà a continuare a lavorare nei miei settori di ricerca per cercare di produrre studi di altissimo livello" ha spiegato Figalli.
Nonostante abbia trovato un lavoro all'estero, non si considera "un cervello in fuga”, come si legge su Repubblica.“Mi sono ritrovato ad essere cittadino del mondo più per caso che per altro, quando gli altri Paesi mi hanno dato occasioni ben prima di quando ci si potesse immaginare. Certo, l'Italia deve riuscire a dare a chi va all'estero le occasioni per poter ritornare con posizioni adeguate, cosa che al momento non succede". Figalli ha infatti ottenuto un PhD in Italia e Francia, ha vinto una borsa di ricerca al Cnr francese ed è diventato professore a Austin, in Texas, e infine al Politecnico di Zurigo.
I suoi teoremi permettono di comprendere meglio alcuni fenomeni naturali come le bolle di sapone, la meteorologia e la formazione delle nuvole.
Il premio ricevuto è accompagnato da quindicimila dollari canadesi. La medaglia riporta da un lato il volto di Archimede e la frase latina "Transire suum pectus mundoque potiri" ("Trascendere i propri limiti e dominare l'universo"), sull'altro lato una 'dedica' al vincitore dai matematici di tutto il mondo, oltre alla sfera di Archimede inscritta in un cilindro.