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Abolito il test di ingresso a Medicina, ma non subito: è polemica all’Università

La notizia è arrivata ieri notte e ha scatenato subito un aspro dibattito, ma il Consiglio dei Ministri cerca di frenare la tempesta.

Il test per entrare al corso di laurea in Medicina sarà abolito, ma non nell’immediato. È così che il Consiglio dei Ministri cerca di arginare le polemiche che si sono scatenate in seguito alla notizia della soppressione del test di ammissione alla Facoltà di Medicina. È da molto tempo che si parla di eliminare il numero chiuso, ma la misura sembrava non essere in programma. Invece, nel resoconto finale del Consiglio dei Ministri relativo al Documento di programmazione economica e finanziaria si legge: “Abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina – Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi”. Ed è subito bufera tra gli addetti ai lavori e tra le migliaia di universitari in tutta Italia, che annualmente tentano di entrare a Medicina.

Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti risponde così ai giornalisti che gli hanno chiesto maggiori informazioni: “Sarò franco con voi. Non mi risulta”. E poi, in una nota del Consiglio dei Ministri si legge: “In merito al superamento del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina, la presidenza del Consiglio precisa che si tratta di un obiettivo politico di medio periodo per il quale si avvierà un confronto tecnico con i ministeri competenti e la Conferenza dei Rettori delle università italiane, che potrà prevedere un percorso graduale di aumento dei posti disponibili, fino al superamento del numero chiuso”. 

Stando agli ultimi dati, quest’anno sono stati 67 mila i ragazzi che ci hanno provato e solo 1 su 7 ci è riuscito. L’intento del Governo è quello di aumentare gli accessi alla Facoltà e alle borse di studio, e nel farlo si cercherà di rinforzare l’orientamento degli studenti in fase di scelta, in modo che non si iscrivano in massa alla Facoltà di Medicina.

Come verrà abolito il test di ingresso ancora non si sa. E anche sui tempi di applicazione della misura c’è ancora molta confusione. Sicuramente nell’immediato non ci saranno cambiamenti netti: il percorso sarà lungo e graduale, segnato da tappe intermedie che vedranno l’ampliamento del numero dei posti e delle borse di specializzazione. Ma prima c'è bisogno di un accordo tra ministero e Conferenza dei rettori. 

Intanto già si cominciano a disegnare possibili scenari post eliminazione test di ingresso. Ad esempio il presidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri dice: “L’abolizione del numero chiuso senza un congruo aumento delle borse di specializzazione rischia di essere un boomerang. I giovani laureati non potranno accedere ai concorsi pubblici e dovranno per forza cercare lavoro all’estero: assisteremo a una nuova fuga di cervelli all’estero”. 

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