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Demi Moore: "Non valevo più nulla, mi stavo solo autodistruggendo"

L’attrice americana, ricoverata nel 2012 per anoressia e dipendenza da farmaci, si apre in un toccante discorso tenuto in occasione del Peggy Albrecht Friendly House's 29th Annual Awards.

Nel 2012 l’attrice americana Demi Moore è stata ricoverata in rehab per gravi disturbi alimentari e dipendenza da farmaci. Oggi è più forte e bella di prima e vuole dare il suo contributo a chi come lei si trova in condizioni di difficoltà. Durante il Peggy Albrecht Friendly House's 29th Annual Awards, è stata premiata “Donna dell’anno”. Il riconoscimento, promosso dall’omonima associazione che si occupa di dare sostegno alle persone con dipendenze, è stata l’occasione per Demi di tirare le somme della propria esperienza. Durante il discorso di premiazione, l'attrice ha aperto il suo cuore.

Non valevo nulla per me stessa. E questo percorso autodistruttivo, molto rapido, mi stava portando ad un punto di non ritorno. E all'improvviso senza sapere bene perché – forse grazie ad una mano da lassù – persone che conoscevo a malapena mi hanno preso sotto la loro ala e mi hanno offerto un'opportunità. Mi hanno dato la possibilità di rimettere in sesto la mia vita prima che distruggessi tutto. Ovviamente hanno visto in me più di quanto io stessa vedessi. E sono tremendamente grata perché senza quell’opportunità, se loro non avessero creduto in me, oggi non sarei qui”. E continua: “In un momento di ardua battaglia per me, ho confidato ad una saggia insegnante la mia paura di non essere abbastanza. E lei mi ha detto. 'Non sarai mai abbastanza brava, ma puoi conoscere la misura del tuo valore. Metti giù il misurino”.

Fondamentali nel suo percorso di riabilitazione anche le 3 figlie, Rumer, Scout e Tallulah: “Ci unisce un amore incondizionato”, ha dichiarato l’attrice.

Demi Moore, che oggi porta splendidamente i suoi 55 anni, è stata travolta da problemi di dipendenza anche all’inizio della sua carriera, negli anni ‘80: “Sento che esistono nella nostra vita momenti cruciali che definiscono chi siamo e la direzione in cui andiamo. All’inizio della mia carriera mi sono ritrovata a seguire un lungo percorso di vera e propria autodistruzione e, non importa quali successi ottenessi, non mi sentivo comunque mai davvero bene”. È con queste parole che l’attrice di “Striptease” sfida ogni pregiudizio e si apre, mostrando il lato più intimo e doloroso di sé. E offre un supporto a chi sta vivendo l'inferno che ha vissuto lei.

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