“Ho fatto finta”: l’imprenditore scomparso “recupera” la memoria, forse scappava dalla suocera

Era scomparso da Lajatico, vicino a Pisa, il 19 settembre scorso ed era stato ritrovato il giorno dopo nella cattedrale di St. Gilles ad Edimburgo. Salvatore Mannino, un imprenditore di 52 anni sposato e con quattro figli, al momento del ritrovamento parlava solo in inglese e non ricordava di avere una famiglia. Portato all’ospedale, è stato raggiunto dal figlio 18enne e dalla moglie che pazientemente gli ha mostrato delle foto per tentare di fargli tornare la memoria, ma a quanto pare Mannino mostrava di non riconoscere i propri familiari. Sembra proprio, però, che l’amnesia non fosse reale.

Secondo quanto riportato da Repubblica, l’imprenditore avrebbe ammesso di aver fatto finta. Il motivo per cui avrebbe inscenato tutto questo sarebbe stato il fatto che ormai da qualche tempo non si sentiva più importante in famiglia, quindi aveva deciso di dimostrare ai suoi familiari la propria importanza. Mannino avrebbe detto ai medici di sentirsi oppresso in particolar modo dalla suocera. 
Già da qualche giorno l’imprenditore aveva iniziato a dire qualche parola in italiano e a ricordarsi della moglie e dei figli. Tutto questo, però, sarebbe stato solo una finzione.

Ora, sempre secondo quanto riporta il quotidiano, i Carabinieri di San Miniato lo avrebbero denunciato per violazione degli obblighi di assistenza familiare, procurato allarme e simulazione di reato.
Nel frattempo si indaga sui motivi che possono aver portato l’uomo a decidere di andarsene in Scozia con dei documenti falsi. Le forze dell’ordine, infatti, ipotizzano che dietro ai motivi familiari ci potrebbe essere altro.

Intanto Mannino è ancora ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Pisa perché il suo stato mentale mostra ancora segni di disagio.