Contraccezione gratuita in Toscana: approvata la delibera

La Regione Toscana ha approvato una delibera grazie alla quale tutti i ragazzi dai 14 ai 25 anni potranno avere i contraccettivi gratis. La norma è stata proposta da Stefania Saccardi, Assessore regionale al diritto alla salute. La giunta regionale si è riunita il 12 novembre scorso ed è stata presieduta dal Presidente della Regione Enrico Rossi. Oltre alla gratuità dei preservativi per i minori di 26 anni che vivono in Toscana, sono state approvate una serie di attività di educazione sessuale, dedicate ai più giovani. L’esigenza è quella di limitare il più possibile il proliferare di malattie che si trasmettono per via sessuale e le interruzioni di gravidanza.

Prima della Toscana, anche la Puglia, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna hanno adempiuto alla legge 405 del 1975, che prevede la disponibilità in forma gratuita dei metodi anticoncezionali più comuni per “tutti i cittadini italiani e per gli stranieri residenti o che soggiornino, anche temporaneamente, su territorio italiano”.

Non solo preservativi. Ad essere gratuiti saranno anche la pillola (anche quella del giorno dopo), gli spermicidi, la spirale, l’anello e il cerotto. E anche le donne fino a 46 anni di età, che hanno un reddito basso, o che abbiano interrotto una gravidanza nei due anni precedenti, o che abbiano partorito da un anno, potranno usufruire di questi prodotti in maniera gratuita.

Per quanto riguarda, invece, l’attività didattica e formativa relativa all’educazione sessuale, questa subirà un ampliamento di orario, rispetto allo stato attuale, per permettere a tutti di poter partecipare. È previsto anche un rafforzamento del programma. L’obiettivo della Regione Toscana è quello di promuovere una sessualità più sana e consapevole e di raggiungere tutti i giovani nei luoghi di vita e formazione.

Il Presidente Enrico Rossi, a proposito della delibera, ha cinguettato: “In #Toscana #preservativi gratis a tutti gli under 26. Per contrastare malattie sessualmente trasmissibili, evitare gravidanze indesiderate, ridurre il ricorso all'aborto. Non solo profilattici: la gratuità riguarderà moltissimi altri metodi anticoncezionali”.