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Appendono la testa di un lupo per strada: taglia di 7mila euro sui bracconieri
La testa dell'animale è stata appesa a un cartello stradale tra le cittadine di Lanzo e Germagnano, nel torinese.
È successo lo scorso 13 novembre. La testa di un lupo è stata ritrovata in mezzo alla strada, appesa a un cartello, tra i comuni di Lanzo e Germagnano, in provincia di Torino. Il lupo è stato ucciso, decapitato e poi appeso, come uno spaventapasseri. La Lav – Lega Anti Vivisezione – ha lanciato l’allarme: “E' un atto aberrante, di una crudeltà inaudita”. Sulla “testa” dei bracconieri adesso c’è una taglia di 7mila euro: chiunque riesca a fornire qualsiasi tipo di informazione su chi si sia macchiato di un’atrocità così grave, verrà ricompensato.
La Lega Anti Vivisezione definisce il gesto “di stampo mafioso”. La testa dell’animale è stata appesa a un cartello stradale per marcare il territorio: in quella zona i lupi devono morire anche se questo vuol dire violare le norme europee in materia. Nel comunicato della Lav si legge, inoltre: “Ogni segnalazione ricevuta sarà da noi inoltrata ai Carabinieri che svolgeranno le dovute indagini. Questa uccisione non deve restare impunita”. Si unisce all’appello anche il WWF, che chiede a gran voce l’intervento della Procura. Si tratta di un vero e proprio scempio della natura e l’opinione pubblica non può restare insensibile.
Non è la prima volta che bracconieri senza scrupoli compiono un atto del genere. Sempre in Piemonte, in Val Tanaro, la testa di un lupo era stata appesa su una bacheca posta all’entrata del Paese. È successo anche a Scansano, in provincia di Grosseto, nel 2017. E ancora, nel 2017 nel livornese: appeso a un palo questa volta c’era l’intera carcassa scuoiata dell’animale. In queste zone, i lupi aggrediscono le greggi, causando non pochi problemi ai pastori. Ma gesti del genere non ammettono né commenti né giustificazioni.
A scoprire la testa del lupo nel torinese è stato un passante: l’uomo ha subito avvertito i Carabinieri. Ora l'animale verrà portato al Centro Animali non Convenzionali dell'Ospedale Veterinario Universitario di Grugliasco, dove verrà sottoposto ad analisi. Da una prima occhiata si tratterebbe di un esemplare giovane con una dentatura sana.
“Non è con queste assurde dimostrazioni che si risolve il problema del lupo, anzi si rischia solo di esasperare una situazione già molto tesa - dichiara il direttore della Coldiretti di Torino, Michele Mellano - Pastori e agricoltori continuano a segnalare la presenza sempre più massiccia di questi animali che sono predatori formidabili. Ma non è così che si ragiona”.