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Al pranzo di Natale attenzione alla “sindrome del piatto vuoto”

Secondo uno studio, proprio in occasioni di grandi e ripetute abbuffate bisogna fare attenzione a resistere alla voglia irrefrenabile di mangiare ancora.

Al pranzo di Natale attenzione alla “sindrome del piatto vuoto”

19 Dicembre 2018

Vi è mai capitato, durante il cenone o il pranzo di Natale ad esempio, di non riuscire più a controllarvi nel mangiare? In caso affermativo, quest’anno fate attenzione alla cosiddetta “sindrome del piatto vuoto”: si tratta di quell’irrefrenabile voglia di continuare a mangiare, mista all’incapacità di resistere a un ultimo pezzo di panettone o di torrone, anche quando si è pieni fino a scoppiare. Gli esperti avvertono che queste tentazioni finali, alle quali spesso si cede furtivamente, al riparo dallo sguardo e dal giudizio di parenti e amici, possono contribuire in maniera consistente all’aumento di peso.

La “sindrome del piatto vuoto” è stata studiata alla Hofstra University, istituto che a breve pubblicherà proprio uno studio a riguardo sul numero del prossimo febbraio della rivista Appetite. Di questa ricerca è già stata data una piccola anticipazione: durante gli esperimenti condotti dalla ricercatrice Veronika Ilyuk, gli studiosi hanno scoperto che una singola porzione di cibo lasciata su un piatto è in grado di suscitare un desiderio molto più forte di mangiarla rispetto a quando nel piatto si trovano più porzioni. Non importa di quale cibo si tratti, può essere cioccolato, pizza o panettone: l’ultimo pezzo è quello che induce in tentazione, portando la persona che lo prende a ingannare sé stessa pensando che in fondo quel pezzettino in più non potrà poi fare molta differenza.

E invece quel boccone rischia di rovinarci la linea e la salute, considerando anche che di solito si tratta di cibi ricchi di grassi, zuccheri o sale; difficilmente, infatti, non si riesce a resistere a una porzione di verdure. Qual è la soluzione dunque? Gli esperti danno questi tre consigli: iniziare con porzioni più piccole, cercare di mangiare piano perché se si va veloci non si avverte la sensazione di sazietà, e poi rifletterci bene prima di fiondarsi sull’ultimo pezzo di panettone rimasto a tavola.

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