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Condannata la regina dell’avorio: ha massacrato oltre 400 elefanti

La sentenza non restituirà gli elefanti massacrati, ma testimonia la volontà di combattere il bracconaggio.

La cinese Yang Feng Glan operava in Africa ed era una delle principali trafficanti di zanne, per questo era conosciuta con il soprannome di “regina dell’avorio”. Si stima che tra 2000 e il 2014 abbia contrabbandato oltre 860 zanne di elefante, corrispondenti ad un valore di 5,5 milioni di dollari. Più di 400 gli elefanti massacrati.

Dopo l’arresto nel 2015 della cinese, a capo di un’organizzazione criminale che gestiva il traffico internazionale di avorio, e dei suoi due complici, il tribunale di Kisutu in Tanzania ha finalmente riconosciuto la loro colpevolezza.

La sentenza, emessa dal magistrato Huruma Shaidi, ha condannato tutti e tre gli imputati ad una pena di 15 anni e al pagamento di 28 milioni di sterline, cifra che corrisponde al doppio del valore delle zanne trafficate.

La Corte ha riconosciuto che Yang Feng Glan “ha intenzionalmente organizzato, gestito e finanziato un racket criminale raccogliendo, trasportando o esportando e vendendo illegalmente avorio”. La Cina, attraverso il suo portavoce, si è espressa favorevole alla sentenza contro la sua cittadina.

Secondo il direttore del WWF Reuters Amani Ngusaru non è una pena abbastanza severa rispetto al crimine commesso.

Secondo alcune stime, in soli 5 anni (dal 2009 al 2014) la Tanzania ha perso oltre il 60% di esemplari e, se si va avanti così, la specie rischia l’estinzione. Tuttavia la sentenza rappresenta comunque un segnale importante che dimostra la volontà del Paese di difendere la sua fauna e combattere bracconaggio e contrabbando.

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