Tutto News
31 Maggio 2019
I prodotti derivati dalla cannabis sono illegali. A dirlo è la Cassazione, che pone il divieto alla cessione di olio, foglie, inflorescenze e resina. In merito alla vendita di queste sostanze, la Corte si esprime in questo modo: "Non rientra nell'ambito di applicazione della legge 242 del 2016, che qualifica come lecita unicamente l'attività di coltivazione di canapa delle varietà iscritte nel catalogo comune delle specie di piante agricole, ai sensi dell'art. 17 della direttiva 2002/53 Ce del Consiglio, del 13 giugno 2002, e che elenca tassativamente i derivati dalla predetta coltivazione che possono essere commercializzati".
In pratica questi derivati - conosciuti anche con il nome di "cannabis light" - possono essere coltivati, ma non venduti. A meno che non siano privi dell'effetto drogante. Ma cosa succederà agli shop che fino adesso li hanno ceduti al pubblico? In teoria le Forze dell'Ordine possono sequestrare i derivati della cannabis sativa ed esporre denuncia ai negozianti.
Olio, foglie, inflorescenze e resina potevano essere commercializzati perché il passaggio della legge che li vietava non era chiaro. In genere, la vendita di questi prodotti era indicata per la collezione, non si potevano mangiare o fumare. Molti sono ancora i punti da verificare e, di conseguenza, da chiarire. Fatto sta che dopo la sua commercializzazione, i negozi che vendono marijuana legale sono esplosi a macchia d'olio: in due anni, se ne contano 1000 su tutto il territorio. Un business questo che, dopo la decisione della Cassazione, potrebbe subire un bel colpo.