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22 Ottobre 2019
Un'indagine condotta da Skuola.net su 4mila giovani tra gli 11 e i 25 anni ha portato alla luce una realtà piuttosto preoccupante: nello smartphone di 1 ragazzo su 3 ci sarebbe materiale forte, tanto da poterlo mettere seriamente nei guai.
Il sondaggio è stato avviato dopo la scoperta di una chat intitolata "The Shoah Party" (in cui girava materiale a sfondo sessuale, pornografico e pedo-pornografico, inni al nazismo e al terrorismo, insulti razzisti e contenuti violenti) che ha sconvolto l'opinione pubblica.
Così Skuola.net ha pensato di intervistare i giovani chiedendo loro di svelare per un momento i segreti nascosti nei propri telefoni cellulari.
Il risultato? Un ragazzo su tre ha ammesso di scambiare contenuti inappropriati (principalmente via chat) di varie tipologie: primo in classifica è il materiale pornografico (65%), seguono contenuti violenti (11%), inni al nazismo/fascismo (8%), challenge pericolose (7%), bullismo (5%) e razzismo (4%).
La maggior parte dei giovani (più del 50%) ha dichiarato di farlo per divertimento, il 25% per interesse verso l'argomento, il 13% per noia e il 7% "perché lo facevano gli altri".
Nel 68% dei casi si tratta di gruppi blindati che coinvolgono una cerchia ristretta di amici, ma non mancano anche quelli numerosi che includono sconosciuti (14%). Un ragazzo su 10 afferma addirittura di essere l'admin della chat, nonostante nel 70% dei casi abbiano dichiarato di essere consapevoli del fatto che si tratti di contenuti illegali.