21 Novembre 2013
Il rapper americano deve affrontare una percorso di 90 giorni per la violazione della libertà vigilata
La condanna. Chris Brown è stato condannato a scontare 90 giorni di terapia per il controllo della rabbia. La sentenza è arrivata dalla corte di Los Angeles mercoledì in riferimento alla violazione della libertà vigilata per l'aggressione a Rihanna avvenuta nel 2009. Il portale Tmz riporta che il giudice lo ha condannato per aver violato l'ordine e gli ha intimato il ritorno in terapia. Secondo il sito, il dipartimento della libertà vigilata di Los Angeles ha informato il giudice del fatto che l'iracondo Chris è stato cacciato dalla struttura in cui era in riabilitazione all'inizio di questo mese per distruzione di proprietà dopo uno scatto d'ira. Pare, infatti, che Brown abbia avuto il “foglio di via” dopo aver lanciato un sasso contro il finestrino dell'automobile di sua madre.
Problemi di rabbia. La riabilitazione non è servita visto che l'ex compagno di Rihanna ha trascorso solo 13 giorni nel centro di terapia di Malibu prima di essere espulso. L'obbligo di tornare in terapia non è stato l'unico ordine emesso dalla corte, secondo la condanna il cantante si deve sottoporre periodicamente ai test antidroga e deve assumere tutti i farmaci che gli sono stati prescritti. Ma i guai con la legge per Brown non sono ancora finiti visto che su di lui verte un altro caso. La corte californiana permetterà a Chris di volare a Washington dove c'è un caso pendente di aggressione nei confronto di Isaac Parker che lo ha accusato di averlo colpito al naso con un pugno mentre il fotografo stava scattando una fotografia del cantante con una sua fan. Brown rischia anche una condanna a quattro anni come violazione della sua libertà vigilata.