28 Marzo 2014
Il rocker di Zocca rivela di essere stato ispirato dal filosofo tedesco nella scrittura del suo ultimo singolo
Tra le nuvole. La sua vita è senza dubbio meno “spericolata” di un tempo ed anche per questo è un Vasco Rossi più maturo e intellettualmente più convinto quello che si lancia in un elogio della lettura e della filosofia. Nell’intervista che di fatto lancia “Dannate Nuvole”, un singolo potente, ma anche malinconico, ricco di suggestioni e spunti di riflessione che precede l’uscita del nuovo album del Blasco in arrivo nel prossimo autunno, Vasco rivela quali sono stati gli autori più importanti per la scrittura dei suoi ultimi testi. “Niente dura, tutto è falso, eppure bisogna vivere. Chissà perché” sono le parole usate dal rocker di Zocca nel testo di “Dannate Nuvole”, parole spiegate proprio da Vasco, che tira in ballo riferimenti filosofici altissimi dietro la sua canzone: “Non so da dove sia arrivata questa consapevolezza ma è chiara. Forse è stata influenzata dalla lettura di Nietzsche. La consapevolezza che viviamo i tempi che lui aveva previsto. Quelli del nichilismo. ‘I vecchi dei se ne sono andati e quelli nuovi non sono ancora arrivati’. Nonostante ciò l’uomo continua a vivere senza arrendersi. In questo ci vedo già un po’ l’apparire dell’Oltre-Uomo, tu no?”, scherza Vasco che però spiega anche da dove nasce questa passione per le letture “alte”.
L’amore per la lettura. “Mi piace leggere. Filosofia, psicologia e romanzi. Nietzsche, Spinoza, Montaigne sono i miei preferiti. Insieme a Freud mi hanno fatto capire molto della natura umana. Leggo senza metodo spaziando qua e la e seguendo gli umori del momento. Cerco di colmare le lacune della scuola superiore. Sono un autodidatta. Trovo che i libri, oltre a fare compagnia, siano più sinceri delle persone”.