07 Aprile 2014
Super Rocco. Decisamente in rampa di lancio. Non c’è espressione migliore per sintetizzare il momento che sta vivendo Rocco Hunt dopo aver centrato il bersaglio grosso, vincendo ad appena 19 anni il Festival di Sanremo 2014 nella sezione Giovan e debuttando in testa alle classifiche di vendita con l’album “‘A Verità”. In una videochat coi lettori de La Stampa però, Rocco non ha nascosto di avere ancora grandi ambizioni per il suo futuro: tra i suoi obiettivi anche quello di scrivere un libro.Se la sua musica e i testi hanno sempre un risvolto sociale, come la canzone “Nu juorno buono” dedicata alla Terra dei Fuochi, se il rap, come lui stesso dice, “è un bisogno e un modo per sfogarsi raccontando la realtà”, allora la scrittura può essere una strada percorribile per Rocco Hunt: “Oltre al rap, ho iniziato anche a scrivere un libro sulle cose che vedo intorno a me. Non è autobiografico, ho solo 19 anni e sarebbe troppo presto. E’ un bisogno, vorrei scrivere righe importanti per me ma anche per gli altri”, ha dichiarato il giovane rapper salernitano.
Lo scenario rap. Un Rocco giovane ma maturo dunque, che ai suoi coetanei consiglia di “viaggiare, esporsi, crescere, prendere treni, aerei: niente arriva sotto casa” e che riguardo allo scenario hip hop italiano non ha dubbi: “Troverà gli spazi per affermarsi ed entrare nella normalità: fino a qualche anno fa i rapper erano considerati sfigati, i pionieri hanno fatto tanto per far sì che diventasse un genere musicale. Non credo che il rap andrà a scemare, lo faranno solo i pezzi con meno contenuti, perché la gente ha bisogno di qualcosa che li rappresenti, ha bisogno della verità”, conclude autocitandosi.