I Kasabian, "48:13" e il perché della cover rosa

Album diretto. Nel corso degli ultimi mesi sono uscite tantissime anticipazioni sul nuovo lavoro dei Kasabian, “48:13”. Il disco della band inglese è stato anticipato da una campagna molto accurata di filmati su internet che ha centrato esattamente il suo obiettivo: quello di far crescere l'attesa a dismisura. I Kasabian hanno però spiegato in più di una circostanza che dietro a questo disco c'è un approccio molto più diretto e sincero nei confronti della musica e dei fan: “L'idea in fase di realizzazione di questo disco era quelli di essere più diretti possibile – rivela Serge Pizzorno nel corso di un’intervista a Rockol – in tutti gli aspetti dell'album, dalla copertina ai titoli, dalla musica ai testi. La nostra idea era quella di provare a cercare nuove strade rispetto al passato”. E la linea di lavoro è arrivata grazie ad una canzone in particolare: “La canzone che ha segnato la strada è stata ‘Bumbleblee’, una grande melodia con una parte hip hop. In quel momento abbiamo capito che la direzione era giusta e da quel pezzo è nato il sound generale del disco”.

Meno è meglio. Ma un altro dei temi principali riguardo il nuovo lavoro è la “sottrazione”. Nel tentativo di essere diretti e sinceri la band ha cercato di spogliare la propria musica da tutti gli orpelli inutili: “Questa volta abbiamo cercato di andare dritti al sodo. Abbiamo cercato di mettere in risalto il rock, anche con delle venature punk. Diciamo che l'attitudine di fondo è un enorme ‘vaffa’. E' un disco maschile, femminile e punk, per questo abbiamo scelto il rosa per la copertina perché ci sembrava che potesse riassumere tutte queste caratteristiche”.