24 Luglio 2014
A distanza di tre anni dalla scomparsa di Amy Winehouse, il padre Mitch ricorda la cantante e rilancia i progetti della fondazione a lei intestata
Ricorrenza triste. Ricorre oggi una delle date più tristi per la musica contemporanea visto che proprio il 23 luglio di tre anni fa, lasciava la sua vita terrena Amy Winehouse. A distanza di tre anni dal ritrovamento del suo corpo privo di vita nella sua casa londinese, stroncata da una vita di eccessi a soli 27 anni, la cantante ha lasciato un vuoto enorme nel mondo della musica e in questi giorni sono tanti i ricordi e i tributi che vengono celebrati per l’artista londinese.
Il ricordo del padre. Tra questi non può non spiccare il ricordo del padre di Amy Winehouse, Mitch che, al quotidiano britannico The Sun, ha rilasciato una commovente intervista sulla figlia, dichiarando quanto senta ancora la sua presenza al suo fianco mentre lavora instancabilmente per la Winehouse Foundation, che aiuta i giovani vulnerabili attraverso il mentoring.
La fondazione. “Lei è ancora lì, la sento, percepisco la sua presenza – ha detto Mitch Winehouse al tabloid britannico -. Mi sembra di parlare con lei tutto il giorno, ogni giorno. La sua morte è stato un colpo fortissimo. In un primo momento era molto arrabbiato e sconvolto” confessa il padre che, dopo la scomparsa della figlia ha convogliato tutto il suo dolore nell’aiutare gli altri con la Winehouse Foundation. Un lavoro che però sembra dare frutti importanti visto che recentemente la fondazione ha ricevuto una donazione di oltre 4 millioni di sterline per il programma scolastico di recupero di tossicodipendenti e alcolisti. “Chi avrebbe mai pensato che in tre anni avremmo ottenuto così tanto? – osserva Mitch Winehouse -. So che Amy è molto orgogliosa di noi”.