06 Ottobre 2014
La NFL non pagherà gli artisti dell'edizione 2015, ma la popstar californiana si opporrà a qualsiasi richiesta di contributo economico.
"Non pagherò per esibirmi": Katy Perry attacca il Super Bowl. E’ lo show, legato alla manifestazione sportiva, più seguito al mondo, ma l’edizione 2015 del Super Bowl passerà alla storia come quella dell’inversione delle parti tra "committente" e "prestatore d’opera" perché, come emerso dalle polemiche che hanno coinvolto anche Katy Perry, l’organizzazione sta pensando di chiedere ai cantanti che si esibiranno il pagamento per la loro performance. Si, proprio così: non sarà la NFL, la lega di football americano, a pagare le stelle che si avvicenderanno sul palco dell’evento, ma al contrario nelle intenzioni del management c’è la richiesta di un compenso per godere dell’immensa visibilità che il Super Bowl sa offrire. E la cosa non ha lasciato indifferenti i protagonisti annunciati della prossima edizione dell’"Halftime Show". E proprio Katy Perry, inserita nella lista dei desideri insieme a Coldplay e Rihanna, ha commentato con freddezza la questione durante un'ospitata nel programma statunitense "College Game Day".
Katy Perry non ci sta. La popstar ha infatti spiegato chiaro e tondo di non essere disposta a pagare pur di salire sul palco della finale della National Football League americana che, nel caso, dovrà rinunciare al contestato modello "pay-to-play" nei confronti della cantante di "Dark Horse": "Sì, abbiamo avuto delle conversazioni in proposito - ha detto la Perry - e sarebbe un onore per me ma... ho comunicato loro che io non sono il tipo di ragazza che è disposta a pagare per il Super Bowl, quindi... ora la palla va a loro". Secondo quanto trapelato la NFL, in cambio dello "spot" al Super Bowl, avrebbe chiesto agli artisti una percentuale sui guadagni dei tour post-evento, oppure una cospicua donazione per sovvenzionare le casse dell'ente. Difficile però che un tale ribaltamento di ruoli possa andare in porto, nonostante i cento e passa milioni di telespettatori che seguiranno l’evento. Staremo a vedere.