Rihanna con un durag in testa parla di maternità: "Avrò dei figli anche da sola"

È la prima persona ad indossare un durag in un servizio fotografico per la copertina di un magazine di moda. Lei è Rihanna ed è pronta a sconvolgere il suo pubblico con la nuova musica che sta preparando. Il durag è un copricapo - tipo una bandana con le code lunghe - dalle connotazioni antirazziali: nel XIX secolo, infatti, lo indossavano le schiave afroamericane.

La cantante ha rilasciato una lunga intervista a Vouge Britain dove, oltre a parlare dei suoi progetti discografici futuri, racconta la voglia che ha di diventare mamma. "Avrò dei bambini, tre o quattro, anche da sola", ha dichiarato l'artista. "L'unica cosa che conta è la felicità. E l'unica relazione sana è quella tra un genitore e suo figlio. L'unica cosa di cui un bambino ha bisogno è l'amore". Rihanna, quindi, è convinta che per crescere un figlio non c'è bisogno della presenza di un padre. 

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@BadGalRiri stars on the second of two special covers for the May 2020 issue – debuting the first durag on a cover of #BritishVogue. From sparking a beauty revolution with her billion-dollar @FentyBeauty empire to orchestrating industry-defining, inclusive catwalks, Rihanna shows no signs of stopping. Read the full interview with @AfuaHirsch – where they discuss music, fashion and how many children she sees herself having over red wine – at the link in bio now. #Rihanna wears a jacket by @MaisonMargiela Artisanal by @JGalliano, a @SavageXFenty lace body, a @StephenJonesMillinery durag and necklaces by @ChromeHeartsOfficial and @LauraCJewelry. Photographed by @StevenKleinStudio and styled by @Edward_Enninful, with hair by @YusefHairNYC and @NaphiisBeautifulHair, make-up by @IsamayaFfrench using @FentyBeauty and nails by @RedHotNails. With thanks to @JillDemling.

Un post condiviso da British Vogue (@britishvogue) in data: 30 Mar 2020 alle ore 11:15 PDT

La cantante parla anche di razzismo e della sua esperienza di vita a Londra: "Penso che la brutalità della polizia sia probabilmente estremamente grave in America. Ma il razzismo è vivo ovunque. Ovunque. È lo stesso [nel Regno Unito]. O è palese, e diventa sempre più una norma, o è sottostante, e le persone non sanno nemmeno di averlo dentro, in uno strato subconscio".

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