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Fedez si scaglia contro i colleghi schierati a favore delle proteste USA: “Parlate anche dell’Italia”

Il rapper ha detto la sua su quanto sta accadendo.

Fedez si scaglia contro i colleghi schierati a favore delle proteste USA: “Parlate anche dell’Italia”

03 Giugno 2020

La morte di George Floyd per mano di un poliziotto ha scatenato un’ondata di proteste in tutti gli Stati Uniti, dove la popolazione si è schierata contro il razzismo. Anche in Italia tante persone hanno sposato la causa e hanno condiviso sui social degli appelli contro l’odio razziale. Tra queste ci sono anche tanti esponenti del mondo dello spettacolo, i quali hanno espresso la loro solidarietà nei confronti di chi sta lottando per avere un Paese migliore e più umano, nel pieno rispetto dei diritti civili.

Anche Fedez è intervenuto sulla questione, cercando di sensibilizzare i suoi fan su questo importante argomento. Tuttavia, il rapper si è anche scagliato contro i suoi colleghi che si sono detti a favore delle proteste statunitensi, chiedendo loro di schierarsi sugli stessi temi anche per quanto riguarda l’Italia, dimostrando così di essere coerenti con il pensiero che hanno espresso in questa occasione per quanto riguarda la vicenda di George Floyd e ciò che ha scaturito.

Mi auguro solo una cosa – ha detto Fedez in una delle sue stories su Instagram - che tutti gli artisti che oggi stanno prendendo una giusta posizione rispetto a ciò che accade oltreoceano, domani però facciano la stessa cosa nel nostro Paese. Cioè, che domani prendano una posizione riguardo a delle politiche razziste italiane, esponenti politici italiani razzisti, perché fino ad ora purtroppo non l’ho visto fare – ha sottolineato per poi continuare - Quindi fate bene a fare quello che fate oggi, ma ricordatevelo anche domani perché altrimenti quello che state facendo oggi potrebbe sembrare troppo facile. Perché farlo rispetto a un altro Paese è giusto, ma farlo nel tuo Paese quando rischi di perdere persone che potrebbero comprare i tuoi dischi perché fanno parte di quell’elettorato razzista, è una scelta un po’ più difficile. Quindi predichiamo oggi e domani razzoliamo insieme, prendiamoci le denunce insieme. Vi aspetto tutti”.

Sarò impopolare – ha proseguito il rapper - ma sinceramente vedere degli artisti che nelle loro carriere non sanno che ca**o voglia dire prendere delle posizioni politiche in questo Paese, e assumersi i rischi, arrogarsi addirittura il diritto di esortare gli altri artisti perché si sono svegliati rivoluzionari oggi, mi suona come una sviolinata che mi provoca la dissenteria. Quindi – ha concluso - io sono felice che voi oggi vi siate svegliati, cercate di non addormentarvi più e mi fate la persona più felice di questo pianeta”.

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