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Music Biz

Ennio Morricone ha scritto il suo necrologio da solo: "Funerali privati perché non voglio disturbare"

"A mia moglie Maria il più doloroso degli addii."

Ennio Morricone ha lasciato un vuoto nel mondo del cinema e della musica, ma anche con il suo ultimo saluto a famiglia e ad amici ci ha fatti commuovere. E lo ha fatto con il suo necrologio, che ha voluto scrivere da solo e letto dall'avvocato e amico Giorgio Assumma.

"Io Ennio Morricone sono morto", così inizia il necrologio: "Lo annuncio così, a tutti gli amici che mi sono stati vicini ed anche a quelli un po' lontani, che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti" e poi ricorda i più cari, tra cui l'amico regista Giuseppe Tornatore, che Ennio chiamava "Peppuccio". 

"Spero che comprendano quanto li ho amati", scrive ai figli e ai nipoti e, l'ultimo, dolcissimo saluto va alla moglie Maria, come a Maria aveva dedicato i suoi due premi Oscar: "A Lei rinnovo l'amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio."

Ma nel testo, Morricone ha spiegato anche perché ha deciso di volere una cerimonia funebre privata, che si è già svolta a pochissime ore dalla scomparsa: "Non voglio disturbare."

Il compositore era stato ricoverato al Campus biomedico di Roma un mese fa, dopo una caduta che gli aveva provocato la frattura del femore. Il primario di ortopedia dell'ospedale Vincenzo Denaro, ha raccontato: "È stato lucido e presente fino alla fine, ci ho parlato ieri mattina, si aspettava la sua morte e ha pianificato il suo funerale nei minimi dettagli, non voleva nessuna pubblicità."


 

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