Music Biz

Massimo Pericolo: "Solo tutto", il suo secondo album

Un progetto crudo e pieno di sentimento

Massimo Pericolo, "Solo tutto": è uscito il suo secondo album

Massimo Pericolo - foto di Giulia Bersani

26 Marzo 2021

Redazione

Massimo Pericolo, è tornato con “Solo tutto”, il suo secondo album, composto da quindici tracce, prodotte da Crookers, Nic Sarno e Goedi. Il progetto, in uscita oggi venerdì 26 marzo, arriva a due anni di distanza da “Scialla Semper”, nome dell’operazione antidroga che lo ha portato a essere incarcerato per quattro mesi. In quel primo capitolo c'erano testi controversi su musiche avvolgenti. “7 miliardi”, alla sua uscita, arrivò come un pugno nello stomaco. Questo nuovo disco ha quattro feat: Madame, Salmo, J Lord e Venerus. Ma come è nato?

“Non smettendo di lavorare - ha raccontato il rapper a Rockol - Non c’è stato in realtà il momento di stacco in cui ho finito il primo e poi mi sono messo con la testa sul secondo, questo anche per la velocità con cui il primo (‘Scialla Semper’, ndr) ha avuto successo. Non ci siamo fermati. C’è stato il repack, quando eravamo in tour pensavamo già a fare qualche cosa dopo, tutti progetti che ovviamente si sono arenati. Il team non si è mai bloccato, io scrivo, tiriamo fuori idee, riesumo pezzi vecchi. Ti dico la verità: il secondo pensavamo di farlo uscire subito dopo, “Scialla Semper” lo vedevamo come una specie di ep. Ma ha avuto il risultato di un disco. L’unico lato positivo della pandemia è stato quello di pensarci di più e di fare le cose con più calma. E così è stato un processo naturale arrivare all’album”. 

Le collaborazioni? “La scelta e la quantità dei feat non è stata una strategia al contrario - ha concluso - non ne ho fatto pochi per fare l’alternativo. Non ho mai vissuto il rap come una cosa sociale, di ritrovo, come per i ragazzi delle città. Io l’ho vissuto in modo personale, non mi confrontavo con altri che volevano rappare. Per questo non ho potuto approfondire neppure il freestyle, mi sarebbe piaciuto. Ma non c’era nessuno con cui farlo. Per questo fare i pezzi con gli altri è qualche cosa che non mi appartiene del tutto. È figo farlo, ma sono abituato a scrivere brani da solo. Il feat è interessante quando aggiunge davvero qualche cosa alla canzone, se ho ancora tante cose da dire non penso sia necessario”.

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