Music Biz
Sangiorgi: “No Surprises” dei Radiohead come ninna nanna al figlio
Un momento dolce e intimo postato sui social
Giuliano Sangiorgi ha condiviso con il pubblico un momento molto personale: una ninna nanna dedicata al figlio Michele, nato lo scorso marzo. Il frontman dei Negramaro ha scelto di cantare una versione intima di No Surprises dei Radiohead, trasformando una delle canzoni simbolo del rock alternativo in una delicata carezza musicale. Il gesto ha mostrato un lato diverso del cantante, lontano dai riflettori e dai grandi palchi.
Una ninna nanna fuori dagli schemi
La scelta del brano non è casuale. No Surprises, pubblicata nel 1997, è conosciuta per la sua melodia dolce e il suo tono malinconico. Sangiorgi, accompagnato solo dal pianoforte, ha reinterpretato il brano con una voce calda e sussurrata, rendendolo una ninna nanna fuori dagli schemi, ma perfettamente adatta a quel momento di quiete. Non si tratta della classica melodia per bambini, ma di un messaggio più profondo, che parla di tranquillità, di protezione, e forse anche delle paure e delle speranze che un genitore può provare nei primi mesi di vita del proprio figlio.
Questa esibizione domestica, semplice e sincera, mostra un Sangiorgi diverso da quello che il pubblico è abituato a vedere. Non c'è pathos scenico, ma una vicinanza affettiva che passa attraverso la musica. La voce dell’artista non cerca l’effetto, ma la connessione. Così, il cantante si affida a una canzone conosciuta per parlare al piccolo Michele nel linguaggio che conosce meglio: quello musicale.
Tantissimi i commenti sui social
Il video, una volta reso pubblico, ha raccolto numerosi commenti positivi. I fan hanno apprezzato l’autenticità del gesto, sottolineando quanto sia raro vedere artisti condividere momenti così personali senza filtri o costruzioni. L’interpretazione ha colpito anche per la sua coerenza con il carattere dell’artista, che ha sempre utilizzato la musica come mezzo espressivo sincero.
Non solo dunque una dedica paterna, ma un esempio concreto di come la musica possa essere un ponte emotivo. Nel cantare a suo figlio, Sangiorgi ha mostrato che anche un brano nato da un’altra intenzione può diventare uno spazio di intimità condivisa tra un padre e il suo bambino.
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