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Vincenzo Schettini e la “fisica di Vasco Rossi” per i maxischermi
Ci avete mai fatto caso?
Tra i fan di Vasco Rossi ce n’è uno anche un po' speciale: Vincenzo Schettini de La Fisica che ci piace che si è ripreso mentre era al concerto del rocker di Zocca allo stadio Maradona di Napoli. E quale occasione migliore per darci una spiegazione di fisica che ci illustra su un problema che spesso riscontriamo durante i live ovvero il fatto di vedere fuori sincrono le immagini dei maxischermi rispetto alla voce dei cantanti.
L’audio è molto più lento della luce
Schettini ci fa capire fin da subito il motivo: l’audio viaggia a circa 300 metri al secondo, mentre la luce va molto più veloce dato che viaggia a 300.000.000 metri al secondo. Per questo chi è lontano dal palco vedrebbe l’immagine sugli schermi muoversi prima di sentire la sua voce, creando un effetto strano. Il prof spiega: “Facendo qualche calcolo, se sei a 90 metri dal palco e vedi Vasco sul maxischermo, il video che vedi arriverebbe oltre ¼ di secondo prima rispetto quello che ascolti. Per questo se non si corregge nulla video e audio non sembrano sincronizzati”.
Il compromesso
Quindi cosa succede? I tecnici fanno un lavoro di compromesso: mandano in ritardo il segnale dello schermo rispetto al suono perché sul suono non si può fare niente. “Il suono prende, viaggia e va e ci mette un po' a fare tutto questo pezzo, invece il video si può ritardare. Quindi loro ritardano il video in modo da sincronizzare il suono, cioè la musica, e il video, cioè la luce, per chi è molto lontano”.
Chi è vicino al palco non deve guardare i maxischermi
Qui però subentra un problema. Per la stessa ragione chi è vicino al palco se guarda il maxischermo vede Vasco fuori sincrono con l’audio. Ma si sa, i maxischermi sono molto utili per chi è tanto lontano, per chi invece è davanti il trucchetto non serve dato che il cantante è lì a pochi metri da loro.
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