Music Biz

Charlie XCX a difesa dello streaming

La cantante statunitense confessa di non sentirsi "truffata" dai servizi di streaming musicale

Charli XCX

Charlie XCX a difesa dello streaming

22 Maggio 2015

Charlie XCX a difesa dello streaming. Nelle ultime settimane il dibattito ha imperversato sull’industria musicale e su servizi come Spotify e il nuovo Tidal, prodotto dal rapper americano Jay-Z. Taylor Swift ha rimosso tutta la sua musica da Spotify lo scorso anno mentre artisti come Marcus Mumford non hanno dato alcun interesse a tali sistemi. Ma per la cantante di "Boom Clap", non vi è nessun problema nell’entrare a far parte di un servizio di streaming musicale. "Penso che tutto il dibattito sul fatto che i servizi di musica tendano ad imbrogliare gli artisti ha risposte diverse a seconda di quale tipo di artista sei, di quale livello hai raggiunto e di quale livello vuoi raggiungere- ha affermato l’artista britannica a MTV News - Io voglio solo che la gente ascolti la mia musica, e per fare questo le mie canzoni si devono ascoltare in tutto il mondo".

MixRadio. "La gente mi chiede spesso il parere su questa faccenda ma io non mi sento né ingannata né truffata". A conferma di quanto affermato la cantante 22enne ha deciso, martedì scorso, di dare il suo sotegno la MixRadio, applicazione streaming disponibile su IOS e Android. Per la cantante britannica sostenere tali servizi permette ad artisti emergenti di farsi strada nel mondo della musica. “Penso sia fantastico che tali servizi streaming diano supporto ai nuovi artisti. Già cinque o sei anni fa vi erano blog o cose simili che aiutavano i nuovi artisti e sono contenta che servizi come MixRadio possano davvero aiutare a far conoscere al mondo il profilo di nuovi artisti".

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su