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Music Biz

Da Madonna al Boss Bruce Springsteen: tutte le star contro Trump

“Il futuro è delle donne”, ha scritto su Facebook Pharrell Williams.

Madonna, Miley Cyrus, Jane Fonda, Barbra Streisand: la marcia delle donne negli Stati Uniti (e nel resto del mondo) contro Donald Trump è stata un evento oceanico, e le star della musica e del mondo dello spettacolo hanno voluto dimostrare il loro sostegno e la loro partecipazione.

La più esplicita è stata Madonna, che dal palco di Washington ha addirittura lanciato il suo «Vaffa…» contro il nuovo presidente, costringendo anche la CNN, che stava mandando in diretta il suo intervento, a tagliare il collegamento e scusarsi.

I programmi politici di Trump spaventano l’America, ma c’è anche chi si sente turbato su un piano molto più personale. Come l’attrice Kristen Stewart, che in un’intervista a Variety ha ricordato che il Presidente era «ossessionato» da lei.

La storia risale al 2012 e a una serie di tweet sulla separazione di Kristen da Robert Pattinson: «Era davvero ossessionato, la cosa mi faceva uscire fuori di testa». Scarlett Johansson ha invece detto che sosterrà Trump quando sarà lui a sostenere lei, sua sorella, sua madre e tutte le donne americane.

Anche chi era lontano geograficamente, come Bruce Springsteen durante il suo tour in Australia, ha dato il suo appoggio alla Women’s March.

«Siamo lontani da casa - ha detto il Boss - ma il nostro cuore e il nostro spirito sono con le centinaia di migliaia di donne e uomini che ieri hanno marciato in ogni città d'America e a Melbourne, uniti contro l'odio, le divisioni, per supportare la tolleranza, l'inclusione, il diritto a riprodursi, i diritti civili, la giustizia razziale, i diritti della comunità LGBT, l'ambiente, la parità dei salari, la parità dei sessi, la sanità pubblica e i diritti degli immigranti. Noi siamo con voi. Siamo la nuova resistenza americana».

La sintesi migliore l’ha forse offerta Pharrell Williams. Presto vedremo al cinema il film "Il diritto di contare", del quale è sia produttore che autore della colonna sonora, già un grande successo in USA.

Il film (due nomination ai Golden Globe, in uscita in Italia a marzo) è in sé un inno femminista, perché racconta la storia di tre matematiche afroamericane e di quanto furono fondamentali per la NASA durante la guerra fredda. Pharrell ha semplicemente detto: «Il futuro è delle donne». Un messaggio che Trump non potrà ignorare.

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