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Trump subito a lavoro: “Costruiremo il muro con il Messico!”

Arriva anche il giro di vite sull’ingresso dei rifugiati. Il presidente lo ha definito un “Grande giorno per la sicurezza nazionale”.

Trump subito a lavoro: “costruiremo il muro con il Messico!”

25 Gennaio 2017

"Grande giorno per la sicurezza nazionale. Tra le tante cose, costruiremo il muro!".

Le promesse in campagna elettorale devono essere mantenute, sembra saperlo molto bene Trump che non ha perso tempo ad accontentare i suoi elettori. Appena insediatosi alla Casa Bianca Donald Trump, il 45esimo presidente americano, si è subito messo al lavoro affermando che si è finalmente giunti al giorno della verità, in cui le promesse elettorali iniziano realmente a prendere forma. Oggi, infatti, dovrebbe arrivare la firma sul decreto immigrazione e sulla costruzione della barriera al confine con il Messico, elementi centrali della campagna elettorale.


Sempre in giornata, il neo presidente si prepara a firmare altri ordini del giorno, come riportano i media americani: dalla stretta sulle cosiddette “città santuario” alle limitazioni all’accoglienza di immigrati e rifugiati, anche quelli provenienti da Siria e altri Paesi considerati esposti al terrorismo. A questo vanno ad aggiungersi una serie di restrizioni, sia in entrata che in uscita, per tutti quei cittadini legati a sei paesi tra Medio Oriente e Africa (Iraq, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen) in attesa di un rafforzamento dei processi di controllo e sicurezza.


Il tycoon, che solo cinque giorni fa si è ufficialmente insediato alla casa Bianca, sembra avere un'agenda fittissima. È di poche ore fa, infatti, l’incontro con una delegazione ministeriale del presidente messicano Enrique Peña Nieto il cui ordine del giorno era il trattato di libero scambio fra Washington, Città del Messico e Ottawa (NAFTA). La priorità, per non dire la fretta, che Donald Trump sta mostrando nel voler tener fede alle sue promesse elettorali, è testimoniata anche dal fatto che il neo presidente abbia rinunciato all'ultimo minuto a partecipare al vertice della Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) per "motivi interni di ordine del giorno".

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