Music Biz
16 Febbraio 2017
Giornata in tribunale per Vasco Rossi: il rocker ha testimoniato a Bologna come parte civile nel processo per calunnia nei confronti del suo ex manager, Stefano Salvati. "Signor giudice, ho rimandato la partenza per gli Stati Uniti perché volevo essere qui a parlare con lei", ha spiegato Vasco. La storia comincia nel 2012, quando dopo una serie di collaborazioni, Vasco Rossi nominò Salvati suo manager. Il rapporto di lavoro non andò benissimo: "C’erano difficoltà con gli altri, non si riusciva a integrare con la squadra" e per il settembre del 2013 il contratto era già rescisso.
A quel punto, è stato Salvati a chiamare in giudizio Vasco Rossi, chiedendogli 6 milioni di euro, un compenso accessorio che secondo l’ex manager sarebbe derivato da un accordo di riservatezza nei confronti di Vasco Rossi. In pratica, questa è la ricostruzione Salvati: il contratto che aveva firmato con Vasco gli chiedeva di non divulgare mai dettagli privati su di lui, in cambio di una somma molto alta, 200mila euro all’anno per trent’anni.
Secondo Vasco Rossi, invece, l’accordo sulla privacy è lo stesso che ha con tutti i suoi dipendenti e non prevede nessun compenso extra: "Sono caduto dalle nuvole, ero allibito. Io gli ho dato 400mila euro in un anno. Lui è un bravo ragazzo, era bravo a fare i videoclip, ma quella cifra non la prendono neanche i grandi manager negli Stati Uniti. Io già lo pagavo abbondantemente, perché gli avrei dovuto dare altri soldi? Per nascondere cosa poi?". L’atto presentato da Salvati per reclamare i 6 milioni di euro sarebbe falso e per questo motivo Vasco lo ha denunciato per calunnia.
"Io avevo nei confronti di Stefano affetto e fiducia e lo consideravo un amico, mi sono sentito tradito nell'amicizia che per me é un valore fondamentale nella vita", ha spiegato al giudice. Se Vasco dovesse ricevere un risarcimento dal suo ex manager per la calunnia, ha già promesso di donare i soldi alla comunità Abele di Don Ciotti. Quando è uscito dall’aula ha detto: "Tutto è bene quel che finisce bene. A Modena faremo un record mondiale". Ora nei suoi pensieri c’è solo il concerto del 1 luglio, col quale festeggerà i 40 anni di carriera.