Music Biz
04 Gennaio 2018
Sono passati tre anni dalla morte di Pino Daniele, il 4 gennaio del 2015. A ricordare questa ricorrenza è stato suo figlio (e personal manager) Alex, in un’intervista al Mattino di Napoli. «L’aspetto al quale teneva di più è la figura di musicista con un suo personale linguaggio. Suonare per Pino era una missione ed il codice per comunicare il sentimento. Il sentimento è la chiave nella sua musica. Viveva per suonare, quando non suonava aspettava il momento di suonare», ha raccontato Alex, che ascolta sempre le canzoni del padre e ha confessato di tornare spesso, in questo periodo, sul brano Melody.
Il figlio di Pino ha anche raccontato com’è vivere col ricordo di un padre così: «Sto attento a pesare le condizioni delle mie scelte non tanto sulla considerazione di cosa approverebbe lui se fosse qui, ma di cosa approverebbe ora dalla dimensione in cui si trova, con lo sguardo dell'oltre, fuori dai pregiudizi e vincoli terreni. Insomma la regola che seguo è non mentire a me stesso e prendo le decisioni con cuore, testa e sentimento, così da percepire ancora l'eco del suo “Guagliooo...” in segno di approvazione». Pino Daniele sarà anche ricordato con una serata benefica live allo Stadio San Paolo di Napoli il 7 giugno dal titolo Pino è.