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Music Biz

P!nk, Katy Perry, Charli XCX: tutte contro il capo dei Grammy Awards

L'accusa? Aver espresso un pensiero profondamente maschilista sui premi e la musica in generale.

C'è una discreta bufera intorno ai Grammy Awards e al loro "maschilismo". La maggior parte dei premi è andata a uomini o band capitanate da uomini, le percentuali sono risultate schiaccianti già dalle nomination (solo il 9% di donne) e dalle esibizioni in programma (a Lorde, per esempio, è stata negata una performance solista). Neil Portnow, Presidente dell'associazione che organizza i Grammy, la Recording Academy, ha provato a chiudere il caso e invece ne ha aperto uno ancora più grande.

"Le donne che hanno la creatività nel proprio cuore e nella propria anima, che vogliono essere delle musicisti, delle produttrici, o delle discografiche di alto livello devono solo farsi avanti, perché credo che siano solo le benvenute", ha spiegato. Le sue parole sono state prese malissimo da tante artiste, che ritengono di essersi "fatte avanti" a sufficienza nella loro carriera

La prima a intervenire nel dibattito è stata P!nk: "Le donne non hanno bisogno di farsi avanti, nella musica, perché già lo fanno dall'inizio dei tempi. Facendosi avanti, e anche facendosi da parte, le donne hanno dominato questa edizione dei Grammy Awards", ha scritto via Twitter. "Quando celebriamo il talento e i risultati delle donne, e quanto le donne sappiano farsi avanti da sempre nonostante tutto, mostriamo alle prossime generazioni di ragazze e ragazzi cosa significhi essere uguali".

Poi è arrivata Katy Perry, che ha rilanciato le dichiarazioni della collega: "Ecco un'altra donna forte, un esempio da seguire. Abbiamo tutte la responsabilità di denunciare l'assurda mancanza di parità ovunque la vediamo. Sono fiera di tutte le donne che producono arte di incredibile qualità grazie alla propria continua resistenza". Terza voce illustre, quella di Charli XCX: "Mah. Le donne stanno già facendo già facendo ottima musica. Di cosa diamine sta parlando questo tizio?".

Tre cantanti famose sono bastate a Neil Portnow per capire di aver commesso un grave errore di comunicazione: "Sfortunatamente ho usato questa espressione, 'farsi avanti', che avulsa dal suo contesto non riflette il mio pensiero né la questione che era mia intenzione porre: il nostro ambiente deve riconoscere che le donne che sognano una carriera nell'ambito musicale debbano far fronte a ostacoli che nessun uomo è mai stato costretto a superare. Dobbiamo lavorare per eliminare queste barriere incoraggiando le donne a vivere il proprio sogno e a esprimere la propria creatività attraverso la musica".

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