Music Biz
Ultimo: "Hanno detto che sono coatto, fascista e omofobo, ma non è vero"
Niccolò Moriconi si racconta in un'intervista a Vanity Fair e parla di come ha affrontato le critiche che lo hanno travolto dopo il Festival di Sanremo.
"I tuoi particolari" è una delle canzoni più trasmesse dalle radio italiane. A soli 23 anni, Ultimo - al secolo Niccolò Moriconi - sta ricevendo consensi e successo, e si prepara ad accogliere tutti i suoi fan nel tour che lo vedrà protagonista nei prossimi mesi. Il 5 aprile è pronto ad uscire il suo album "Colpa delle favole", un altro punto per il cantautore romano.
In un'intervista a Vanity Fair, il cantante ricorda quando ha dovuto affrontare le critiche che lo hanno travolto l'indomani del Festival di Sanremo. "Mi hanno dato del coatto, fascista, omofobo, ma la verità è che non sono niente di tutto questo. Io di politica non ne so, e le generalizzazioni, come le strumentalizzazioni, mi amareggiano. Ho agito d’istinto, ed esprimersi d’istinto è pericoloso. Ma è il mio carattere: schietto, incontrollabile. Sto lavorando per migliorare". Queste parole sono riferite all'episodio in sala stampa dopo il Festival, dove il cantante si è scontrato con i giornalisti. Era arrabbiato per la logica del televoto, quando si è visto sfuggire dalle mani il primo premio a causa della giuria d'onore, che ha preferito Mahmood.
Durante l'intervista, Ultima parla di più di sé e svela anche qualcosa del suo carattere e di come questo sia legato anche alla scelta del suo nome d'arte: "Successe in un bar di San Basilio, la borgata romana da cui vengo. Con un gruppo di amici ci eravamo chiamati Les Misérables, dal romanzo di Victor Hugo. Al singolare suonava brutto, “miserabile”, così è venuto da sé Ultimo: che ce l’ha con tutti, ma non ce l’ha con nessuno, perché in fondo ce l’ha solo con sé stesso. Per essere nato con la predisposizione a sentirmi colpito, un bersaglio incompreso. Avere creduto a insegnanti che già alle elementari mi davano del nullafacente: 'È bravo ma non si applica' dicevano a mia madre, 'suo figlio è marcio dentro, farebbe meglio a trovargli qualcosa' ripetevano, e la tela bianca che ero, intanto, si disegnava così, con questa ambizione di riscatto che non mi passerà mai. Persino lo stadio non basterà".
Molti dei brani contenuti nell'album di prossima uscita "Colpa delle favole" sono autobiografici. Ultimo si racconta attraverso la sua musica e questo ai fan piace molto.