Music Biz
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11 Giugno 2019
Lo scorso 1 giugno il giudice Stefano Caramellino non ha convalidato l'arresto di Marco Carta, dopo lo spiacevole episodio di furto alla Rinascente di Milano. Gli "elementi di sospetto sono del tutto eterei, inconsistenti", queste sono state le parole del giudice. L'arresto sarebbe illegittimo perché c'è una "carenza di gravità indiziaria".
In pratica, secondo la deposizione rilasciata dall'unico testimonie oculare, ossia il vigilante del grande magazzino, il comportamento di Carta prima del furto sarebbe stato sospetto, ma i sospetti sarebbero "inconsistenti". Sempre secondo il giudice, "è normale che due acquirenti si guardino spesso attorno all'interno di un esercizio commerciale". Il fatto poi che i due, Marco Carta e la sua accompagnatrice, abbiano cambiato piano "è compatibile con il proposito di trovare un camerino di prova libero". La Rinascente, infatti, il 31 maggio scorso era piena di gente per il Black Friday.
Inoltre, "il fatto che lo sguardo dell'addetto alla vigilanza non sia stato fisso sui due arrestati è riscontrato dal fatto che neanche lui ha affermato di avere visto l'inserimento degli abiti nella borsa, né egli ha precisato in mano a chi fosse la borsa dopo che era stata appoggiata nel 'camerino', né egli ha affermato di aver sentito alcun rumore compatibile con la rottura delle placche antitaccheggio".
L'ordinanza del giudice è venuta alla luce nella giornata di ieri. Ecco perché, quindi, non è stato convalidato l'arresto per il cantante sardo. È stato convalidato, invece, per l'infermiera di 53 anni che era in sua compagnia, perché la borsa con i vestiti rubati, all'uscita del negozio, ce l'aveva lei. Entrambi, comunque, dovranno affrontare il processo il prossimo 20 settembre.