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Come andare d'accordo con i vicini di scrivania indisponenti

Ecco 4 semplici trucchi per superare i difficili rapporti quotidiani con i colleghi di lavoro

Come andare d'accordo con i vicini di scrivania indisponenti

26 Ottobre 2015

Andare d’accordo a lavoro è fondamentale non solo per la buon riuscita delle proprie performance professionali ma soprattutto per avere un ritorno in termini di serenità e soddisfazione personale.

E’ praticamente inevitabile trovarsi a lavorare con colleghi difficili o indisponenti e con i quali fraintendimenti ed equivoci sono all’ordine del giorno. E’ importante comunque creare un po’ di empatia anche con semplici strategie. Ecco 4 semplici ed efficaci suggerimenti.

 

Positività il più possibile
Abbiamo delle cattive notizie da comunicare? E’ meglio evitare di renderle più di quello che sono o parlarne più del dovuto. Ogni cattiva notizia a lavoro presuppone che occorre risolvere dei problemi conseguenti ed allora è bene approcciarle partendo proprio dalle soluzioni oppure esporle rapidamente per poi entrare maggiormente nel merito di quelle positive, argomentandole e condividendo commenti.

 

Non offendere
Mai mentire sui risultati se non approvate i risultati di un collega ma evitare drastiche osservazioni denigratorie. Meglio sottolineare gli altri aspetti del suo lavoro, come lo sforzo profuso, i progressi mostrati, la sua passione.

 

Evitare gli scontri
Non è una cattiva idea munirsi di una bella clessidra sulla scrivania, magari multi temporale (con diverse ampolle .. 3min … 5min … 10min) così da dedicare qualche istante prima di reagire istintivamente quando si è in disapprovazione. Adulare un pochino non guasta, senza esagerare, però, perché lodare i colleghi funziona, ma solo se l’obiettivo è quello di farli sentire parte di uno stesso team.

 

Chiacchierare sui contenuti

Esprimendo i propri punti di vista, è sempre meglio argomentare a modo. Affinché le proprie critiche abbiano successo, occorre anzitutto specificare i punti di accordo con i propri colleghi, illustrando solo alla fine le proprie puntualizzazioni. Così facendo, avrete anche dimostrato di saper ascoltare e capire le posizioni altrui.

 

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