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Il Coronavirus potrebbe davvero essere uscito da un laboratorio di Wuhan?
Avrebbe preso vita in uno dei due laboratori situati vicino al mercato del pesce della cittadina cinese
Protagonisti di questa nuova, sconcertante dichiarazione, sono due biologi della South China University of Technology. Botao Xiao e Lei Xiao sostengono che le possibili origini del coronavirus 2019-nCoV siano da rintracciare negli animali infetti tenuti in laboratorio dal Centro per il Controllo delle Malattie di Wuhan (WHCDC), tra cui 605 pipistrelli.
I due biologi, dunque, contestano la versione ufficiale delle autorità di Pechino, secondo cui l'agente patogeno si sarebbe trasmesso direttamente dai pipistrelli all’uomo. Questi, infatti, si trovano a circa 960 chilometri di distanza dal mercato del pesce di Wuhan e la probabilità che abbiano compiuto un volo così lungo, dalle province di Yunnan e Zhejiang, è minima. Come si esclude che l’infezione sia nata dalla tendenza locale di mangiare i pipistrelli.
Il WHCDC, inoltre, si trova nei pressi dell’Union Hospital dove il primo gruppo di medici è stato infettato. Si può ipotizzare, alla luce di queste rivelazioni, che il virus sia uscito, contaminando alcuni pazienti. Sembra anche che ci siano stati episodi di contatto con sangue e urina dei pipistrelli da parte di un ricercatore che si è messo in quarantena volontaria di 14 giorni.
E Oltre al WHCDC, il rapporto dei due biologi suggerisce che anche l’Istituto di Virologia, a circa 12 km da Wuhan, avrebbe potuto far trapelare il virus. Concludendo, dunque: “Il coronavirus killer probabilmente proviene da un laboratorio di Wuhan".