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25 Marzo 2020
Sull’Isola di Pasqua è stato registrato il primo caso di Coronavirus: si tratta di un uomo adulto che in questo momento si trova in condizioni stabili e che, in tutta probabilità, è stato contagiato da un turista. Adesso le autorità locali stanno ricostruendo gli ultimi contatti e gli spostamenti dell’uomo per accertarsi che non ci siano altri contagi.
Pedro Edmunds Paoa, sindaco della capitale Hanga Roa, è molto preoccupato: “La propagazione del virus sarebbe un disastro – ha detto al telefono a La Stampa – potrebbe essere la nostra fine”. I suoi toni catastrofici sono più che comprensibili, considerando che l’isola non è dotata di strutture sanitarie adeguate. Non esiste neanche un vero e proprio ospedale: “L’unica struttura sanitaria che abbiamo ha due letti di terapia intensiva – ha spiegato ancora il sindaco – poi abbiamo un aereo-ambulanza per il trasporto di pazienti gravi verso il continente. Tecnicamente potremmo curare solo tre pazienti”.
Sull’isola vivono 7000 persone e al momento circa 700 turisti sono bloccati lì in attesa di poter tornare nei rispettivi paesi. Provengono da Stati Uniti, Canada, Europa e America Latina e probabilmente è stato qualcuno di loro a portare il virus sull’isola. Inizialmente la popolazione locale, abituata a vivere all’aria aperta, ha sottovalutato il problema ma ora le autorità sono riuscite a convincere tutti a restare in casa.