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Muore per Coronavirus: l’azienda dove lavorava assume la moglie disoccupata
La donna si ritrova da sola con tre figli da crescere.
Da Bellusco, in Brianza, arriva una storia che infonde speranza: Erminio Misani è una delle vittime del Coronavirus. Sua moglie, Michela Arlati è così purtroppo rimasta sola a crescere i loro tre figli. La donna era disoccupata ed è dunque facile immaginare la preoccupazione per il futuro. Per fortuna, però, l’azienda dove suo marito lavorava da oltre 30 anni e che rappresentava ormai per lui una seconda famiglia, ha deciso di compiere un bellissimo gesto: la torcitura Lei Tzu ha assunto Michela Arlati che ha così di fatto preso il posto del marito.
Erminio si è ammalato a fine marzo e dopo il ricovero in ospedale è morto dopo pochi giorni, a soli 54 anni, lasciando la moglie nella disperazione, con il lutto da affrontare e una famiglia da mandare avanti nonostante tutto. Michela ha avvisato subito uno dei titolari della Lei Tsu, Benedetto Terragni, il quale ha subito organizzato una videoconferenza con la famiglia per decidere cosa fare.
Non hanno avuto dubbi: il giorno dopo l’altro titolare, Marco Terragni, ha chiamato Michela per avvisarla che, quando se la sarebbe sentita, avrebbe potuto iniziare a lavorare per la ditta. Lei ha deciso di iniziare il 1 giugno e così, grazie alla generosità dei proprietari dell’azienda, potrà guardare avanti con più coraggio.