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Rifiuta di uccidere 2 cuccioli di orso: licenziata guardia zoofila (ma vince la causa)
Dopo anni di battaglia legale, la guardia è riuscito a far valere le sue ragioni.
Questa storia arriva dal Canada. Era il 2015 e Bryce Casavant, una guardia zoofila, era stato inviato in un campo caravan nella Columbia Britannica, dopo che alcune persone avevano visto un orso nero frugare in un congelatore, che conteneva salmone e carne. Il suo compito era quello di uccidere l'animale, ritenuto pericoloso perché spintosi in un centro abitato.
Casavant eseguì l'ordine di mettere fine alla vita dell'orso, che era una femmina e aveva 2 cuccioli. I superiori ordinarono alla guardia di uccidere anche gli orsacchiotti, benché loro non fossero mai stati avvistati dalla popolazione. L'uomo si rifiutò, prese i piccoli, li portò da un veterinario che li inviò in un centro di recupero per poi essere rimessi in libertà.
Un gesto bellissimo in difesa della natura e degli animali che la abitano. Questa sua decisione, però, non è stata priva di conseguenze. Andando contro alla normativa provinciale, Casavant fu licenziato. Qui partì una lunga battaglia legale: l'uomo voleva far valere i suoi diritti e dopo anni di lotta ha vinto la causa.
Non sarà ripreso al lavoro, ma si è preso una bella rivincita contro una legge che, seppur a tutela della vita delle perone, per molti è ingiusta e crudele.