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Va all'Inps e gli dicono che è morto da 7 mesi

Il 30enne di Vigevano è rimasto senza parole.

I sistemi informatici possono sbagliare, del resto sono macchine e non sono infallibili. Ma quello che è successo a Vigevano, proprio a causa dell'errore di un sistema, ha dell'incredibile. Mohamed Aly, 30 anni, si è recato presso uno sportello Inps per richiedere lo Spid, grazie al quale poteva visionare online la sua situazione previdenziale. 

Al momento della richiesta, però, la dipendente dell'istituto ha sgranato gli occhi e ha comunicato al giovane che risultava morto da 7 mesi, e più precisamente dal 14 febbraio 2020. Possiamo solo immaginare la faccia di stupore del ragazzo quando ha appreso che per l'Italia lui non esisteva più. 

Ma non finisce qui, perché il fraintendimento è continuato in quanto la dipendente Inps non ha creduto al giovane. Ha pensato, infatti, che avesse rubato l'identità a un'altra persona. Oltre al danno anche la beffa. Per fortuna, altri funzionari conoscevano già Mohamed e hanno garantito per la sua identità

Probabilmente si è trattato di un caso di omonimia o di un errore nel nome e cognome del giovane. 

(Fonte: commentimemorabili)

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